domenica 10 aprile 2011

Sovrano Militare Ordine di Malta: un’esperienza di vita - Intervento del 09/04/2011 di Elisa Perriello, volontaria del Sovrano Militare Ordine di Malta, nel ciclo di conferenze "L'uomo al Centro"

Sono Elisa Perriello volontaria del Sovrano Militare Ordine di Malta della sezione di Arezzo.
Questo Ordine nasce e fonda le proprie basi sul volontariato, ha lo scopo di assicurare assistenza umanitaria senza pregiudizio di razza, religione o fede politica. E' uno dei pochi Ordini nati nel Medio Evo e ancora esistenti, nacque come militare, ma poi, scomparsa  questa motivazione, assunse la funzione ospedaliera.
La natura cavalleresca giustifica il carattere nobiliare dell’Ordine e molti Cavalieri in passato provenivano da famiglie nobili, cosa che oggi non accade più, ma si deve però essere Cattolici praticanti. Anche il simbolo stesso della croce con otto punte, che simboleggiano le otto Beatitudini, indica il modello di vita da seguire, secondo gli insegnamenti di Gesù.
Quello che ci distingue  è proprio il nostro impegno ad approfondire la spiritualità nell’ambito della  Chiesa e a dedicare le nostre energie al servizio degli ammalati e dei poveri, che si concretizza attraverso il nostro lavoro in strutture assistenziali, sanitarie e sociali.
In quanto volontari non percepiamo nessuna ricompensa o retribuzione. Siamo infatti un gruppo di persone che mettiamo i bisognosi e gli ammalati al centro di ogni nostra attività organizzando pellegrinaggi ai santuari di Lourdes e Loreto e offrendo servizio negli ospedali. Ogni anno a dicembre organizziamo la festa del malato ed in questa occasione andiamo nelle case di riposo ad offrire il nostro supporto psicologico agli anziani.
Cerchiamo di aiutare chi è meno fortunato di noi con qualsiasi mezzo a nostra disposizione. In realtà prima dell’inizio di questa attività pensavo che i meno fortunati fossero proprio le persone a cui offrivamo il nostro aiuto, mentre oggi mi domando se le cose stanno davvero così. Spesso  infatti quando mi trovo a fare assistenza ad un anziano o ad un ragazzo che per qualche motivo è in sedia a rotelle, penso: ma sono veramente loro ad aver bisogno di noi, o noi di loro? Spesso infatti mi trovo di fronte a persone con una tale forza e una tale voglia di vivere che non riesco a credere che il loro fisico si sta, giorno dopo giorno, logorando nella malattia. Riusciamo a renderli felici anche soltanto prendendoli per mano, o semplicemente ascoltandoli quando parlano. Ma la cosa che più di tutte stupisce è che sono loro a rassicurarci quando ci vedono giù di morale per qualche motivo.  A differenza di una società che corre e va di fretta ed è sempre delusa, astiosa e diffidente verso il prossimo e nell’affrontare la vita queste persone riescono a trasmettere la tranquillità e la pace di chi riesce a comprendere quali sono le vere cose importanti nella vita. Fare volontariato quindi ti apre gli occhi su queste piccole cose, ma che in realtà sono la base per vivere serenamente con se stessi e con gli altri.
Sono nei volontari dell’Ordine di Malta da circa un anno e mezzo e all’inizio mi chiedevo che cosa ci facessi io a fare volontariato, era un’attività che ritenevo non mi si addicesse proprio, invece devo ringraziare un mio carissimo amico che mi ha parlato per ore intere delle sue esperienze durante i pellegrinaggi e della sola assistenza che mi ha coinvolto. In questo modo, piano piano, ho iniziato anche io ad osservare ciò che c’era intorno a me.
Concludo dicendo ringraziando gli altri componenti del mio gruppo, perché per me sono stati veramente dei maestri per capire come mi devo comportare con gli ammalati ed i poveri. Sono felice di poter fare delle esperienze che mi mettono a contatto con delle realtà che non avrei mai pensato potessero esistere.



Elisa Perriello
Volontaria del Sovrano Militare Ordine di Malta

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