lunedì 31 dicembre 2012

Buon 2013. Sfida il futuro!

E’ come nelle grandi storie. Quelle che contano davvero. Erano piene di oscurità e pericoli, e a volte non volevi sapere il finale. Perché come poteva esserci un finale allegro? Come poteva il mondo tornare com'era dopo che erano successe tante cose brutte? Ma alla fine è solo una cosa passeggera, quest'ombra. Anche l'oscurità deve passare. Arriverà un nuovo giorno. E quando il sole splenderà, sarà ancora più luminoso. Quelle erano le storie che ti restavano dentro, che significavano qualcosa, anche se eri troppo piccolo per capire il perché. Ma credo di capire, ora. Adesso so. Le persone di quelle storie avevano molte occasioni di tornare indietro e non l'hanno fatto. Andavano avanti, perché loro erano aggrappate a qualcosa. C'è del buono in questo mondo. È giusto combattere per questo!

Buon anno a tutti quanti. Che il 2013 realizzi tutti i vostri sogni, i vostri desideri e le vostre speranze, mantenga le vostre promesse, vi conceda serenità. E quando sul finire lo guarderete, vi auguro di sentirvi soddisfatti e pieni di vita.





Il Presidente

Gianni Massai


lunedì 24 dicembre 2012

Natale, per una rinascita interiore

Un evento che non appartiene solo ai Cristiani, agli occidentali o ai bianchi. La celebrazione del Natale rappresenta un evento spirituale di portata universale che riguarda ogni singolo individuo sulla Terra.

La celebrata nascita del bimbo, del figlio di Dio - presente in miti e riti di tutti i tempi e le tradizioni - può essere letta simbolicamente come la venuta alla luce della scintilla divina che è in ognuno di noi. Silesius, poeta tedesco del 1600, scriveva: 

"Anche se il Cristo si incarna mille volte a Betlemme, ma non in te, la tua anima sarà persa"

La parola inglese Christmas vuol dire letteralmente "formare o far nascere il Cristo", ma vuol dire farlo nascere in sé, aprirsi alla scintilla divina che anima ogni essere umano e farla discendere e incarnare nella personalità.

La nascita di Gesù Cristo a Betlemme duemila anni fa - scrive il sociologo e antropologo Peter Roche De Coppens - rappresenta l'immagine, il simbolo, l'archetipo della nascita della coscienza spirituale nella nostra anima, nella nostra coscienza umana.

De Coppens, membro dell'Accademia delle Scienze di New York e consulente spirituale alle Nazioni Unite, ha conosciuto personalmente Roberto Assagioli e la sua visione del Natale riprende la visione dell'uomo cittadino di due mondi, quello materiale e quello spirituale, del fondatore della Psicosintesi. Solo quando ci "risvegliamo" alla nostra completa natura cominciamo ad apprezzare davvero tutto quanto la vita offe: il miracolo della vita quotidiana, il valore degli affetti e delle relazioni di qualità, le innumerevoli meraviglie a cui il fatto stesso di essere vivi ci permette di compartecipare, la profonda soddisfazione interiore di realizzare i propri talenti e trasformarli in attività e opere utili, anche ad altri; questo è quanto la vita offre, più che la vanagloria di cariche onorifiche, oggetti in quantità o conti in banca ben pasciuti. Questo risulta evidente agli occhi di chi rinasce, di chi lascia uno spazio, nella propria interiorità, disponibile alla nascita del bambino di luce.

Questo evento diventa così - sempre citando Coppens - uno dei più grandi momenti non solo di questa vita, ma di tutta la nostra evoluzione. E' l'incrocio, è il punto culminante di una lunga preparazione, inconscia e conscia, per giungere ed entrare in un livello di coscienza e di essere qualitativamente differente. E' una mutazione evolutiva che è tanto grande, se non ancora più grande, del passaggio dal regno animale al regno umano, dalla natura alla società, e che richiede un lungo periodo di incubazione e di preparazione.

La storia della nascita di Gesù, con le sue immagini, i suoi simboli e i suoi eventi, diventa così il glifo, il prototipo universale, di ciò che, al momento giusto, deve succedere a ciascuno di noi: la nascita della luce nella nostra personalità.

Questo Natale lo dedico a chi sa combattere per un ideale. A chi sa vivere con impegno e sa anche morire con il sorriso. A  coloro che cadono, ma che riescono a rialzarsi. A chi sa risorgere sempre dalle proprie ceneri. A coloro che sono sempre messi alla prova dalla Vita. A coloro che non si piegano e non si spezzano, e soprattutto a coloro che riacquistano sempre il sorriso per vivere.



Buon Natale, a tutti!



Il Presidente
Gianni Massai

venerdì 21 dicembre 2012

Fratelli d'Italia, figli d'Europa

Non noi, ma loro, sono condannati a restare esclusi dalla vera vita del popolo italiano. Questo non è il tempo di ritorni all'indietro, chi crede nei valori per i quali ha combattuto da sempre trasforma ora la propia fede in azione, in capacità di azione verso l'avvenire. La nostra bandiera sarà alta sulle speranze dei giovani, sulla volontà dei giovani di tutte le età, ma soprattuttosul dolore e sulla sofferenza di tutti i cittadini e renderà la nostra vita illuminata d'amore e accesa di speranza verso l'avvenire. 
Benvenuti Fratelli d'Italia, figli d'Europa.




Il Presidente
Gianni Massai