mercoledì 30 maggio 2012

Zero! Rifondiamo l'Italia

RIFIUTI ZERO.
www.ripartiredazero.it
Niente discariche né inceneritori. Il futuro (e il presente…) nel ciclo dei rifiuti è riutilizzare gli scarti come materia prima seconda. Produrre meno rifiuti e imballaggi inutili e costosi, reintrodurre il vuoto a rendere, fare la raccolta differenziata porta a porta, sviluppare la filiera industriale dei materiali riciclati. Nel mondo avanzato funziona così, può succedere anche da noi.

IMPATTO ZERO.
Puntare sulle energie sostenibili e alternative. Fotovoltaico, solare, eolico, ove possibile e laddove non crei danni ai cittadini e ai territori geotermico e biomasse. E nucleare da fusione: una fonte potenzialmente inesauribile, non radioattiva, che non produce pericolose scorie millenarie. L’assenza dell’Italia dal nucleare pericoloso da fissione può costituire un vantaggio per investire nella ricerca e mettersi all’avanguardia nel nucleare pulito. 

BARRIERE ZERO.
Garantire piena cittadinanza alle persone disabili. Abbattere tutte le barriere, fisiche, psicologiche, economiche, che rendono difficile l’esercizio effettivo dei diritti di chi è affetto da disabilità. 

KM ZERO.
Privilegiare il consumo di prodotti locali, a partire dall’agricoltura, riduce i costi e l’inquinamento provocato dai trasporti, sostiene l’economia locale, rispetta le vocazioni e le tradizioni dei luoghi. 

EMISSIONI ZERO.
Sviluppare e potenziare il trasporto pubblico, la mobilità sostenibile, le piste ciclabili e i percorsi pedonali protetti nelle aree urbane. Per città a misura d’uomo, non delle macchine. 

BUROCRAZIA ZERO.
Liberare la società dall’opprimente peso della burocrazia. Timbri, permessi, nulla osta, autorizzazioni, visti, certificati: una giungla da sfoltire e ricondurre a funzionalità ed efficienza. Per una Pubblica Amministrazione amica dei cittadini. 

PRIVILEGI ZERO.
Merito ed equità viaggiano di pari passo. Per decenni il ‘merito’ è stato sacrificato sull’altare di una malintesa ‘eguaglianza’, lasciando campo libero a nepotismo, baronato e privilegi di casta. Garantire in ogni settore la libertà di accesso con selezioni basate solo sul merito. 

CORRUZIONE ZERO.
Approvare subito la legge anticorruzione, rivendicando la sua nascita per iniziativa del PdL. Ripristinare l’etica e la moralità come presupposto fondamentale per il governo della cosa pubblica. 

DEBITO ZERO.
Abbattere il debito pubblico per pagare meno interessi e liberare l’economia dal fardello che ne blocca la crescita: dismettere le partecipazioni non strategiche e il patrimonio non strumentale, imporre il prestito forzoso alle grandi ricchezze. Saldare i debiti della Pubblica Amministrazione verso le imprese: non c’è niente di peggio di uno Stato che fa fallire i suoi fornitori. 

EVASIONE ZERO.
Pagare meno, pagare tutti. Lotta senza quartiere all’evasione fiscale: chi evade costringe gli altri a pagare di più e provoca il conflitto sociale. 

IMPUNITA’ ZERO.
Certezza della pena per chi è condannato. Processo equo e in tempi ragionevoli per chi è indagato. Responsabilità civile per il magistrato che sbaglia per dolo o colpa grave. 

DENATALITA’ ZERO.
Quoziente famigliare per fisco e servizi pubblici. Asili nido e servizi per i minori, Iva al 4% per i prodotti per l’infanzia. Piena applicazione della legge 194 sull’aborto, finora dimenticata e inapplicata nella parte che prevede di rimuovere le cause economiche e sociali che portano una donna a rinunciare alla maternità. Contrastare l’invecchiamento della popolazione è l’unica ricetta per dare un futuro all’Italia e riequilibrare il sistema pensionistico. 

IGNORANZA ZERO.
Ricerca scientifica e innovazione tecnologica strumenti per la competitività. Favorire gli investimenti privati con agevolazioni mirate, aprire scuola e Università al mondo del lavoro senza mettere in discussione l’autonomia della cultura. 

DEGRADO ZERO.
Fare una vera e propria campagna per la ‘bellezza’, contro il degrado dei quartieri, per il recupero delle periferie, la tutela dei beni storici, architettonici e paesaggistici. Basta con i venditori ambulanti abusivi, cartellone selvaggio, vietare la prostituzione in strada.

TOLLERANZA ZERO.
La ricetta che ha salvato New York dalla morsa della criminalità è ancora oggi l’unica che funziona: non dare tregua a delinquenti e criminali, tutelare la sicurezza dei cittadini, a cominciare dai più deboli. Lotta a tutte le mafie senza quartiere. 

SUDDITANZA ZERO.
A testa alta in Europa e nel mondo. Politica estera senza soggezione per affermare il ruolo e gli interessi italiani nel mondo. Accettare di cedere quote di sovranità in favore di un’Europa politica, potenza continentale, e non di un’Europa ridotta ad astratto ‘mercato’ senz’anima. 

LOBBY ZERO.
Una politica sempre dalla parte dei cittadini, degli interessi deboli e diffusi. Fuori dalla porta poteri forti, lobby e potentati. 

DROGA ZERO.
Combattere tutte le dipendenze, rafforzare e integrare le politiche proibizionistiche con la prevenzione, contrastare la cultura dello sballo. Dimostrare ai giovani che ci si può divertire, ballare, cantare senza bisogno di usare ‘sostanze’. 

USURA ZERO.
Sbloccare l’accesso al credito, riportare il sistema bancario al servizio del territorio. Incentivare il sostegno alle famiglie e alle imprese, agli investimenti produttivi, e penalizzare le attività speculative e puramente finanziarie che sottraggono risorse all’economia reale. Ridurre i costi di gestione dei conti correnti, delle carte di credito e di debito, degli strumenti finanziari che i cittadini sono costretti a utilizzare per le esigenze quotidiane. 

VIOLENZA ZERO.
Riaffermare con intransigenza il fermo rifiuto della violenza come strumento di lotta politica. Contrastare la violenza in ogni forma e in ogni luogo: violenza sessuale, discriminazioni etniche, fanatismo religioso, sopraffazione degli indifesi ci troveranno sempre in prima fila a fermarne il cammino. 

MASCHILISMO ZERO.
Perseguire l’effettiva parità tra uomo e donna. L’Italia è tra le ultime nazioni nel mondo sviluppato in questo campo. L’assenza delle donne nei luoghi che contano impoverisce il dibattito e fa venire meno un contributo visuale determinante. Favorire la crescita delle donne significa ripensare i tempi e i modi in cui è organizzata la società, il lavoro, la politica. 

NOMINATI ZERO.
Basta con il parlamento dei nominati. Serve una nuova legge elettorale che reintroduca le preferenze o le primarie per dare ai cittadini il diritto di scegliere. La partecipazione è il fondamento della democrazia. 

PARTITOCRAZIA ZERO.
Niente passi indietro sul bipolarismo. Al contrario, la riforma istituzionale deve segnare un avanzamento: elezione diretta del capo dell’esecutivo, fine del bicameralismo perfetto e del potere di veto dei partiti, maggioranze stabili. Partiti trasparenti, con statuti democratici e rispettati. 

SECESSIONE ZERO.
La riforma approvata dal governo Berlusconi disegna un federalismo solidale e rispettoso dell’identità nazionale. Attribuisce le risorse agli enti territoriali responsabilizzandoli nella spesa, sostiene le aree depresse con il fondo perequativo, introduce il meccanismo dei costi standard al posto della spesa storica che ha finora premiato chi spreca, riconosce a Roma la specificità di Capitale. Il PDL deve rivendicare questa interpretazione del federalismo, sottraendolo a una Lega sempre più in crisi di ruolo e di nuovo tentata dalla deriva secessionista. 

DIGITAL DIVIDE ZERO.
L’accesso a internet e ai relativi servizi informatici nella società moderna è un diritto universale, differenze così marcate di trattamento tra cittadini dello stesso paese sono inaccettabili. Il ritardo accumulato dall’Italia è spaventoso e riduce la competitività delle imprese. Investire sulla banda larga è una delle risposte necessarie per uscire dalla crisi e rilanciare l’economia.

venerdì 25 maggio 2012

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DOMANI A FIRENZE "RIPARTIAMO DA ZERO", L'INIZIATIVA PROMOSSA IN TUTTA ITALIA DA GIORGIA MELONI PER UN CONFRONTO TRA IL PDL ED I SUOI ELETTORI

MASSAI: "QUALUNQUE COSA DECIDA DI FARE IL PDL, PRIMA DEVE CONFRONTARSI CON GLI ELETTORI. VOGLIAMO UN PROFONDO RINNOVAMENTO A TUTTI I LIVELLI"

Domani, sabato 26 maggio, dalle ore 9.00 alle ore 13.00 il PDL sarà in Via delle Pelliccerie, di fronte alle poste centrali, per un'analisi degli ultimi risultati elettorali e per ascoltare le proposte per il futuro che arrivano direttamente dagli elettori. L'iniziativa rientra nel programma di "RIPARTIAMO DA ZERO" una serie di eventi organizzati dall'ex-Ministro Giorgia Meloni nelle piazze delle principali città italiane. All'iniziativa hanno aderito decine di eletti e dirigenti provenienti da tutte e 10 le province toscane.

"Se la gente ha deciso di non andare a votare o di non votare PDL, evidentemente abbiamo commesso degli errori e non possiamo far finta di niente trincerandosi nel silenzio o nei soliti comunicati stampa scritti in politichese. Se vogliamo tornare ad avere la fiducia della gente occorre avere il coraggio di fare due cose: confrontarci con loro, ascoltando i loro malumori e prendendo atto di aver disatteso le loro aspettative e promuovere un profondo rinnovamento a tutti i livelli". Questo quanto dichiarato da Gianni Massai, dirigente provinciale e fra i promotore dell'iniziativa toscana.

"Dobbiamo tornare padroni delle nostre storiche battaglie, senza che siano altri a portarle avanti. - prosegue Massai - Sto parlando della lotta alla corruzione, alla burocrazia, alle speculazioni, alla denatalità, alla mafia. Dobbiamo essere noi, i primi, a parlare di lotta ai privilegi, all'evasione, alla politica dei nominati che ha allontanato la gente dalla politica, disgustandola. Vogliamo affermare una volta per tutte, e non solo con delle belle frasi scritte all'interno dei programmi elettorali, il principio della meritocrazia, chiedendo ancora una volta, che i nostri candidati vengano scelti dagli elettori, attraverso lo strumento delle primarie o delle preferenze. Questi sono temi storici della nostra area politica e non possiamo più lasciarli ad altri perché impegnati a parlarci addosso ed a seguire logiche che interessano solo i burocrati di partito".

Le 'Assemblee Popolari' che abbiamo deciso di organizzare in tutta Italia - conclude Massai - servono per portare la nostra faccia tra la gente, pronti anche a subire le loro critiche e le loro accuse, ma con la volontà di intercettare i loro malumori ed i loro problemi reali che sono ben lontani da quelle alchimie di palazzo delle quali negli ultimi tempi si è occupata la politica, tanto di destra quanto di sinistra".

Alle 12.30 si svolgerà inoltre presso il gazebo di Via delle Pelliccerie una conferenza stampa nella quale sarà presentato un documento redatto in diretta, in base agli interventi della gente che vorrà dare il proprio contributo. Documento che sarà votato ed approvato da tutti gli elettori del PDL presenti al momento della presentazione.

mercoledì 9 maggio 2012

Sistema Siena game over. Lo certifica la Guardia di Finanza

La notizia del giorno è rappresentata sicuramente dalla visita della Guardia di Finanza nella sede del Monte dei Paschi di stamattina. Questo il comunicato stampa diffuso dalla Procura senese: “La Procura della Repubblica di Siena ha disposto una serie di perquisizioni presso le sedi legali della BANCA MONTE DEI PASCHI DI SIENA, della FONDAZIONE MONTE PASCHI SIENA, del comune e della Provincia, di numerose istituzioni finanziarie italiane ed estere con sede sul territorio nazionale, nonché di abitazioni private, in ordine ad una serie di condotte poste in essere a partire dal 2007, in occasione dell’acquisizione di Banca ANTONVENETA dagli spagnoli del BANCO SANTANDER, protrattesi sino al 2012. Le attività odierne sono condotte dal Nucleo Speciale di Polizia Valutaria della Guardia di Finanza di Roma coadiuvato dal Comando Provinciale di Siena. Le ipotesi investigative riguardano i reati di manipolazione del mercato ed ostacolo alle funzioni delle Autorità di Vigilanza in relazione alle operazioni finanziarie di reperimento delle risorse necessarie alla acquisizione di Banca Antonveneta ed ai finanziamenti in essere a favore della Fondazione Monte dei Paschi”.
Dobbiamo necessariamente dirci che Siena nell’ultimo periodo è sempre stata in primo piano a mostrare una immagine di sè troppo spesso non proprio lusinghiera, fatta di intrallazzi, accordi sottobanco, gestione della cosa pubblica con modalità privatistiche, conti che non tornavano, "magna magna" generale e via di questo passo. Insomma un coacervo di biechi interessi, di comportamenti sprezzanti del rispetto della persona, della società, della democrazia e del bene comune. Un luogo in cui l’interesse personale, per quanto misero, piccolo, meschino, viene messo sempre prima di tutto.
Dopo l’episodio di stamattina, che certifica questo insieme di comportamenti, è assolutamente necessario che i senesi "licenzino" i fautori, i protagonisti ed i difensori della "Cupola senese", conosciuta come Sistema Siena. Ora basta mettere sempre davanti i gloriosi secoli di storia passata, che appunto ormai è passata, basta parlare di destino avverso e beffardo: la realtà che ci troviamo di fronte è l'incapacità individuale di questi nostri amministratori, sorretta e celata sotto nomine di partito in una logica di funzionalità rivolta solo al mantenimento dello status quo e che sono servite fino ad ora, più o meno velatamente,  al finanziamento dello stesso partito di maggioranza e di tutti quelli che si accomodavano sotto il suo accogliente ombrello.
Ora i soldi sono finiti e con essi anche la possibilità di tenere tutti contenti sotto l'ala poco protettiva, ma pur sempre sfamante, della "casta". I soldi che non verranno dalla Fondazione mancheranno alla città, ai Comuni della Provincia, compreso il nostro, all'ospedale e all'università ed i posti di lavoro che si perdono porteranno le relative famiglie a rasentare presto la soglia della povertà.
Se non fosse una situazione davvero tragica ci si potrebbe scherzare sopra. Il sedicente maestro venerabile della Massoneria, il banchiere dell'Opus Dei, il centrosinistra dalla politica all'esoterismo: tanto materiale per Ron Howard, già regista del film "Codice da Vinci". Ma questo non è un romanzo, è la realtà con la quale ci dobbiamo confrontare: possiamo decidere, ancora una volta, se stare dalla parte del bene o da quella del male. La parte del vincitore, invece, non è contemplata, anche perché non è così scontata.



Il Presidente
Gianni Massai

martedì 1 maggio 2012

Buon primo Maggio

E’ sempre più difficile augurare buon primo Maggio, festa dei lavoratori, in una Nazione che ha un tasso di disoccupazione dell’8,9%, con un giovane su tre senza lavoro e livelli retributivi che dal 2005 ad oggi sono aumentati del 3,3% contro il +29,4% della Spagna, del +22% del Portogallo, Paesi non certo in condizioni floride. Non dimentico nemmeno il dramma dei morti sul posto di lavoro, per cui l’Italia è sotto processo davanti all’Unione Europea.
Ci sono poi i pensionati: su 16,7 milioni di pensionati, il 14,4% riceve meno di 500 euro mensili, il 31% tra 500 e 1.000 euro e il 23,5% tra 1.000 e 1.500 euro.
Ma pensiamo che anche in un momento come questo sia doveroso augurare a tutte e tutti un buon primo Maggio, come messaggio di solidarietà e impegno al fianco di quanti lottano per avere un posto di lavoro e quanti si battono per difenderlo, per costruire un’Italia diversa, una Valdichiana diversa da quella in cui ci troviamo.
L'augurio nostro e di tutto il Circolo Culturale Triskelys è quindi di un buon primo Maggio di festa e meritato riposo a cui segua, domani, un vero impegno per migliorare questo nostro territorio,
liberandolo da chi lo ha, fino ad ora, così maldestramente amministrato.



Il Presidente
Gianni Massai


 Gabriella Vannucci                            Luciano Piochi                         Giacomo Ianniciello