venerdì 22 aprile 2011

Articolo Corriere di Siena del 17/04/2011 sul ciclo di conferenze "L'Uomo al Centro"

L’uomo al centro della medicina e della cura

Ciclo di conferenze grazie alla collaborazione fra Circolo culturale Triskelys e la locale Misericordia.
SINALUNGA 17.04.2011

Si è tenuto a Sinalunga, grazie alla collaborazione fra Circolo culturale Triskelys (http://triskelys.blogspot.com) e la locale Misericordia, un ciclo di conferenze che, per la prima volta, hanno contribuito a gettare un occhio laddove spesso la società moderna crea i nuovi spazi di esclusione. Titolo di questo evento “L’Uomo al centro”, distribuito su tre sabati presso i locali della Misericordia. Questo spazio ha rappresentato per la comunità sinalunghese, ma anche per le numerose persone provenienti da tutta la provincia di Siena - circa un centinaio le presenze - , un momento unico per riflettere sul modo con cui, al di là del semplice discorso teorico, riposizionare l’Uomo al centro della Medicina e della Cura. La dignità che ogni uomo possiede per il semplice fatto di essere uomo, indipendentemente da ciò che ha fatto o ciò che in futuro riuscirà a fare, è il punto di riferimento da cui si è sviluppato il ragionamento, che ha attraversato anche dei momenti di informazione medica sulle patologie che interessano più da vicino numerose famiglie della società civile. A questo scopo sono intervenuti alcuni specialisti provenienti dal Policlinico Santa Maria alle Scotte, come il dottor Franco Trabalzini, direttore Uoc chirurgia otologica e della base cranica ed il dottor Antonio Acquaviva, onco-ematologo presso la Clinica pediatrica e attualmente in pensione; dall’ospedale di Grosseto, come il dottore Enrico Tucci, direttore del dipartimento oncologico e liberi professionisti ed il dottore Paolo Bacconi, specialista in vulnologia. Importanti i loro contributi, in cui è stato veicolato il messaggio che la sordità e le menomazioni dell’udito possono oggi essere completamente sconfitti; che, in età pediatrica, i linfomi, le leucemie e più in generale i tumori del sangue sono malattie contrastabili, mentre in età avanzata è possibile la convivenza senza che risultino essere la causa della cessazione della vita. I volontari, per lo più sconosciuti, spesso organizzati in associazioni, rappresentano una struttura fondamentale nel campo della solidarietà e del soccorso, appaiono fuori della società, proprio per la loro capacità di essere estranee a quel modello di vita materiale che l’uomo del terzo millennio ha saputo crearsi. Sono state ribadite le parole di don Giussani secondo cui “Il desiderio è come la scintilla con cui si accende il motore. Tutte le mosse umane nascono da questo fenomeno”. Possiamo quindi sicuramente affermare che il tema di queste giornate è stato soprattutto la solidarietà verso le persone più socialmente deboli. La famiglia, il personale sanitario, gli amici, ma tutta la società civile è direttamente o indirettamente coinvolta quando uno stato di debolezza e sofferenza più o meno acuto colloca la persona malata nelle mani degli operatori sanitari. La malattia, infatti, non è da qualche parte nell’uomo, ma è tutto l’uomo ed è in tutto ciò che è l’uomo, al quale si deve giusta dignità e rispetto in quanto tale. In questa cornice si inseriscono le parole di Gianni Massai, presidente del Circolo culturale Triskelys: “Voglio qui ribadire che uno degli impegni del Circolo che rappresento è quello di difendere la vita, dal concepimento fino alla morte, passando per i momenti di sofferenza e per i percorsi più dolorosi del corpo e dell’anima. Sono sicuro quindi che questo nostro evento abbia agevolato la conoscenza dello stato di alcune patologie e abbia contribuito a creare nelle nostre coscienze una tensione emotiva che ci spingerà alla creazione di una comunità in cui la promozione di una cultura fondata sulla solidarietà sia un elemento imprescindibile a cui non si può assolutamente rinunciare. Voglio ringraziare il Governatore della Misericordia di Sinalunga Pier Luigi Bacconi, che, collaborando e offrendoci i locali, ha reso possibile il nuovo ciclo virtuoso di idee in movimento di cui Triskelys si fa interprete”

Carlo Guidarelli

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