venerdì 24 febbraio 2012

I soldi spesi (male) nella Sanità

Se qualcuno si fosse illuso, abbacinato dai discorsi dei tanti amministratori locali che dicono di combattere gli sprechi presentando dei bilanci miracolosamente virtuosi, si spogli dell'ottimismo e si metta l'animo in pace: non abbiamo la Sanità migliore del mondo.
Molti pronto soccorso degli ospedali sono diventati dormitori, con i malati abbandonati nelle barelle e gli infermieri che si lamentano di non farcela perché sono pochi. A questo si aggiungono delle morti a volte imponderabili, che ci rendono pure diffidenti verso tutto il Sistema Sanitario Nazionale. In piú in giro per l'Italia esistono cliniche inaugurate e mai aperte, e ce ne sono altre in cui vengono fatti pochissimi interventi e pochissimi ricoveri. Esistono scantinati, di chissà quanti ospedali, in cui sono ammucchiati strumenti acquistati per milioni di euro e ancora in attesa di essere utilizzati, bloccati per ingorghi burocratici o per dispetti fra primari.
Tutti soldi che potevano servire per garantire qualche infermiere in più e tenere aperta una sala che potesse accogliere quegli ammalati ammassati nei corridoi di un qualsiasi ospedale, quegli stessi ammalati di cui leggiamo nelle cronache dei giornali di questi giorni.
Il nostro è un sistema sanitario che va rivisto in modo organico e meno politico, senza però che questo diventi una scusa per inventare qualche nuovo ticket che peschi nelle nostre tasche
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Il Presidente
Gianni Massai

venerdì 10 febbraio 2012

10 febbraio: giorno della Memoria



Opportunità politica e fanatismo ideologico hanno contribuito a negare giustizia e dignità alle vittime di un odio etnico che non può avere giustificazione alcuna