mercoledì 9 maggio 2012

Sistema Siena game over. Lo certifica la Guardia di Finanza

La notizia del giorno è rappresentata sicuramente dalla visita della Guardia di Finanza nella sede del Monte dei Paschi di stamattina. Questo il comunicato stampa diffuso dalla Procura senese: “La Procura della Repubblica di Siena ha disposto una serie di perquisizioni presso le sedi legali della BANCA MONTE DEI PASCHI DI SIENA, della FONDAZIONE MONTE PASCHI SIENA, del comune e della Provincia, di numerose istituzioni finanziarie italiane ed estere con sede sul territorio nazionale, nonché di abitazioni private, in ordine ad una serie di condotte poste in essere a partire dal 2007, in occasione dell’acquisizione di Banca ANTONVENETA dagli spagnoli del BANCO SANTANDER, protrattesi sino al 2012. Le attività odierne sono condotte dal Nucleo Speciale di Polizia Valutaria della Guardia di Finanza di Roma coadiuvato dal Comando Provinciale di Siena. Le ipotesi investigative riguardano i reati di manipolazione del mercato ed ostacolo alle funzioni delle Autorità di Vigilanza in relazione alle operazioni finanziarie di reperimento delle risorse necessarie alla acquisizione di Banca Antonveneta ed ai finanziamenti in essere a favore della Fondazione Monte dei Paschi”.
Dobbiamo necessariamente dirci che Siena nell’ultimo periodo è sempre stata in primo piano a mostrare una immagine di sè troppo spesso non proprio lusinghiera, fatta di intrallazzi, accordi sottobanco, gestione della cosa pubblica con modalità privatistiche, conti che non tornavano, "magna magna" generale e via di questo passo. Insomma un coacervo di biechi interessi, di comportamenti sprezzanti del rispetto della persona, della società, della democrazia e del bene comune. Un luogo in cui l’interesse personale, per quanto misero, piccolo, meschino, viene messo sempre prima di tutto.
Dopo l’episodio di stamattina, che certifica questo insieme di comportamenti, è assolutamente necessario che i senesi "licenzino" i fautori, i protagonisti ed i difensori della "Cupola senese", conosciuta come Sistema Siena. Ora basta mettere sempre davanti i gloriosi secoli di storia passata, che appunto ormai è passata, basta parlare di destino avverso e beffardo: la realtà che ci troviamo di fronte è l'incapacità individuale di questi nostri amministratori, sorretta e celata sotto nomine di partito in una logica di funzionalità rivolta solo al mantenimento dello status quo e che sono servite fino ad ora, più o meno velatamente,  al finanziamento dello stesso partito di maggioranza e di tutti quelli che si accomodavano sotto il suo accogliente ombrello.
Ora i soldi sono finiti e con essi anche la possibilità di tenere tutti contenti sotto l'ala poco protettiva, ma pur sempre sfamante, della "casta". I soldi che non verranno dalla Fondazione mancheranno alla città, ai Comuni della Provincia, compreso il nostro, all'ospedale e all'università ed i posti di lavoro che si perdono porteranno le relative famiglie a rasentare presto la soglia della povertà.
Se non fosse una situazione davvero tragica ci si potrebbe scherzare sopra. Il sedicente maestro venerabile della Massoneria, il banchiere dell'Opus Dei, il centrosinistra dalla politica all'esoterismo: tanto materiale per Ron Howard, già regista del film "Codice da Vinci". Ma questo non è un romanzo, è la realtà con la quale ci dobbiamo confrontare: possiamo decidere, ancora una volta, se stare dalla parte del bene o da quella del male. La parte del vincitore, invece, non è contemplata, anche perché non è così scontata.



Il Presidente
Gianni Massai

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