giovedì 12 maggio 2011

La gestione della sanità nel "Sistema Siena"

Ci stiamo incamminando verso la tornata elettorale del capoluogo di provincia e ci sembra che il “Sistema Siena” mostri qualche evidente crepa nonostante tutti i tentativi fatti fin qui per nascondere ciò che la cittadinanza intera avverte già da qualche tempo. E’ notizia di questi giorni che l’ Asl 7 di  Siena ha tagliato il rapporto di convenzionamento con alcuni centri privati di provata eccellenza, condannandoli alla chiusura dopo 20 anni di assistenza qualificata ed esperta. Questa assurda decisione va a colpire, come sempre, i cittadini che hanno visto conseguentemente allungarsi i tempi di attesa per una prestazione specialistica di tipo fisioterapico o diagnostico. Attualmente nell’Asl 7 di Siena, notoriamente sempre in affanno nel garantire prestazioni e puntualità, i tempi di attesa per una fisioterapia o una semplice ecografia si sono allungati arrivando addirittura verso i 6 mesi. Ci siamo quindi preoccupati di avvicinare alcune strutture fisioterapiche, localizzate nei territori di Siena, Sinalunga e Poggibonsi, che avevano un rapporto di convenzionamento con il servizio pubblico ed abbiamo appurato come questa decisione abbia determinato anche una perdita di posti di lavoro, quelli delle persone che nei centri lavoravano.. A Siena per oltre 30 anni il Nuovo Centro di Fisiokinesiterapia ha svolto il compito di assistenza fisioterapica affiancando ed integrando le funzioni dell’ASL 7 e la soddisfazione più grande per i soci di questa cooperativa è stata proprio la dimostrazione della qualità e della massima puntualità nell’erogazione dei servizi, contribuendo a decongestionare la Sanità senese e dimostrando con i fatti che l’unione fra strutture pubbliche e private è la via da seguire per una gestione efficace del welfare per ottenere tempi rapidi nell’erogazione di servizi di eccellenza. Nella situazione attuale invece i cittadini bisognosi di questo tipo di assistenza sono stati indirizzati verso un presidio pubblico posto all’ interno dell’ ex Ospedale Psichiatrico, già oberato da forti carichi di lavoro e quindi senza la possibilità di rispettare prenotazioni a breve e medio termine. Ad oggi dunque il settore della fisioterapia in ambito pubblico senza costi aggiuntivi per il cittadino viene gestito in maniera approssimativa ed inefficace. L’attività dei centri prima in convenzione è possibile solamente grazie al ricorso massiccio alla cassa integrazione ed ai proventi derivanti da quei pazienti che possono permettersi un pagamento diretto per non dover rinunciare a quella professionalità che invece dovrebbe essere accessibile a tutti i cittadini. Nel corso della nostra indagine altre domande sono risultate essere senza risposta: perché solo la Asl 7 di Siena ha deciso di togliere il convenzionamento per la fisioterapia alle strutture esterne? Perché all’interno di questa ristrutturazione solo ad un centro privato non è stata tolta la convenzione? Perché le istituzioni cittadine stanno svolgendo un ruolo passivo di fronte alla perdita di posti di lavoro e a funzioni di pubblica utilità? Il diritto alla cura ed al benessere fisico sarà garantito solo a coloro che potranno pagare di tasca propria? Il Circolo Culturale Triskelys chiede quindi ai cittadini di Siena e provincia di recarsi a firmare la nostra petizione presso le strutture ex convenzionate o sul nostro sito web http://triskelys.blogspot.com in nome della tutela del diritto alla salute dei cittadini.



Circolo Culturale Triskelys

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